Il Sondino Naso-Gastrico (SNG) dovrebbe essere utilizzato esclusivamente per lo scopo per il quale è indicato, come l’alimentazione, e il suo corretto posizionamento è nel tratto gastrointestinale. Tuttavia un errato posizionamento del SNG all’interno delle vie aeree potrebbe rappresentare una buona opportunità per ottenere campioni biologici dei tratti respiratori inferiori.
Un uomo di 77 anni è stato ricoverato per una polmonite basale destra. Tutti i campioni sierologici e batteriologici, compreso un tampone nasofaringeo, sono risultati negativi. Date le condizioni cliniche del paziente, allettato e con ossigeno terapia ad alti flussi, la broncoscopia sarebbe stato un esame non tollerato e con notevoli criticità.
Il paziente manifestava tosse e disfagia che, unite alla compromessa situazione polmonare, portavano ad avere un alto rischio di ab ingestis, quindi è stata pianificata la somministrazione di una nutrizione enterale tramite sondino naso-gastrico (SNG). È stato scelto un SNG di piccolo calibro, è stato inserito con l’ausilio di filo guida e la procedura è stata eseguita senza apparenti difficoltà durante l’inserimento. Il corretto posizionamento è stato verificato tramite insufflazione di aria e contemporanea auscultazione addominale, che non mostrava particolari criticità. Tuttavia, per conferma, è stato eseguito anche un controllo radiografico, che ha evidenziato che il SNG era posizionato all’interno del polmone destro in zona basale.
Il presidio è stato immediatamente rimosso senza complicazioni polmonari. A quel punto abbiamo pensato che il sondino posizionato in modo anomalo potesse aver raccolto campioni biologici dalla zona del polmone interessata dalla polmonite. È stata tagliata la punta del SNG, conservata all’interno di soluzione fisiologica sterile, ed è stata inviata in laboratorio.
L’esame ha mostrato presenza di batteri Gram positivi, alcuni dei quali fagocitati da leucociti polimorfonucleati. L’esame colturale ha confermato la presenza di Staphylococcus aureus, resistente alla meticillina (MRSA).
Dopo il trattamento con vancomicina, la febbre è scesa e le condizioni del paziente sono migliorate. L’inserimento intrapolmonare del SNG è una complicazione rara e potenzialmente molto pericolosa, tuttavia in certi casi può rappresentare un’opportunità per raccogliere campioni biologici utili al piano terapeutico del paziente.
Dichiarazione di divulgazione
È stato ottenuto un appropriato consenso informato scritto per la pubblicazione di questo case report e delle immagini di accompagnamento.
Satoru Yanagisawa è ricercatore, professore e medico, nonché primario del Saku Central Hospital Advanced Care Center presso il Dipartimento di Medicina Respiratoria in Giappone.
Ohe Takashi è un medico e professore presso il Dipartimento di medicina respiratoria e la Scuola di specializzazione in Medicina dell’Università di Tohoku a Sendai in Giappone.
Informazioni sul copyright
Questo articolo è stato pubblicato nel Volume 8, numero 5 (Luglio 2020) del Respirology Case Reports (The Asian Pacific Society of Respirology, editore John Wiley & Sons Australia) con il titolo “An unanticipated use of the nasogastric feeding tube. Respirology Case Reports” di Yanagisawa, S, Takashi, O.[CrossRef] [Google Scholar] [DOI]. La casa editrice Wiley&Sons ha concesso a infermieristica journal la riproduzione in lingua italiana. L’articolo è stato tradotto dal Lorenzo Gallo, infermiere e autore. Per ulteriori informazioni inerenti alla riproduzione e alla pubblicazione, contattare Wiley&Sons.