L’aneurisma è la dilatazione della parete di un vaso. Quando la dilatazione della parete raggiunge livelli critici, il vaso può rompersi dando luogo a una emorragia interna che può portare alla morte.
Le cause dell’indebolimento dell’arteria o della vena possono essere:
- congenite
- meccaniche, causate da un trauma
- degenerative, come ad esempio l’aterosclerosi
- infiammatorie
- infettive.
La dilatazione può avvenire in vari distretti corporei, ma i più comuni sono:
- aneurisma dell’aorta toracica
- aneurisma dell’aorta
- aneurisma cerebrale, avviene nei vasi sanguigni che forniscono sangue al encefalo
- aneurisma dell’arteria poplitea
- aneurisma dell’arteria mesenterica
- aneurisma dell’arteria splenica.
In presenza di un aneurisma spesso non si manifestano segni e sintomi e può svilupparsi anche molto lentamente e non dare segni fin quando non si rompe.
La rottura di un’aneurisma può indurre: dolore, nausea, aumento della frequenza cardiaca, shock, vertigini e sudorazione. La rottura dell’aneurisma rappresenta un emergenza medica.
Per ridurre i rischi di comparsa di un aneurisma, è raccomandato:
- mantenere una corretta alimentazione
- fare regolarmente attività fisica
- interruzione di fumo
- controllo periodico della pressione arteriosa
- evitare stress
Per quanto riguarda il trattamento degli aneurismi in forma grave principalmente si interviene con:
- intervento a cielo aperto, il chirurgo esegue una incisione nel punto più vicino all’aneurisma, lo raggiunge all’interno del corpo e procede alla chiusura e alla sua successiva rimozione dal vaso sanguigno su cui era collocato. Questo tipo di intervento richiede, di solito, l’anestesia generale e, di conseguenza, comporta dei tempi più lunghi di ripresa prima di poter tornare alle normali attività.
- inserimento di uno stent endovascolare, un dispositivo che si colloca all’interno del vaso colpito da aneurisma, isolandolo e rinforzandolo. È una tecnica mini-invasiva che permette di avere tempi di ripresa più brevi e minori rischi derivanti dagli anestetici poiché è praticata, il più delle volte, in anestesia locale.
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