Il bilancio idrico è il calcolo della differenza tra la quantità di liquidi introdotti nell’organismo e quelli usciti. È la precisa stima delle entrate e delle perdite, misurate in termini quantitativi.
L’acqua corporea è distribuita in due comparti:
- intracellulare (LIC): ricca in potassio (K+), rappresenta dal 40 al 50% del peso corporeo.
- extracellulare (LEC): corrisponde al restante 20-25% del peso ed è distinta in due distinti settori: plasma, ricco in sodio (Na+) e proteine e liquido interstiziale.
Mediamente analoga quantità di acqua viene eliminata tramite:
- reni (1200-1500 ml)
- cute (500-600 ml)
- polmoni (ca 400 ml)
- apparato gastroenterico (100-200 ml).
I reni rappresentano il maggior emuntorio corporeo: producono 1200-1500 ml di urina nelle 24 ore con una diuresi oraria nell’adulto pari a 0.5-1 ml/ora.
Inoltre l’acqua viene eliminata tramite due diversi meccanismi – perspiratio sensibilis e perspiratio insensibilis – che ne includono la perdita tramite meccanismi attivi e passivi attraverso cute, apparato respiratorio, ghiandole sudoripare, apparato gastrointestinale.
Quindi nel calcolo del bilancio idrico vanno considerati i fattori che influenzano sia le entrate (bevande, cibi solidi, terapia enterale e parenterale, ossidazione dei nutrienti), che le perdite di acqua (diuresi, perspiratio, diarrea, ristagno gastrico, vomito, lavaggi, drenaggi, stomie, soluzioni di continuo cutanee, ustioni).
Le principali diagnosi infermieristiche estratte dalla NANDA (North America Nursing Diagnosis Association) riguardano la Ritenzione idrica e la Deplezione di liquidi.
Le voci del Glossario di infermieristica journal sono libere da ogni copyright. Ti va di contribuire alla sua crescita e perfezionamento? Invia una mail all’indirizzo scrivici@infermieristicaj.it.