L’edema è l’aumento del liquido interstiziale che causa gonfiore all’interno dei tessuti. La causa può interessare sia un aumento di trasporto di liquidi nella zona interstiziale oppure un ridotto movimento verso i capillari o vasi periferici. Alla base dell’origine dell’edema esistono sistemi complessi come l’aumento della permeabilità capillare, ritenzione di sodio e l’insufficienza del drenaggio attraverso i vasi linfatici.
Può essere di tipo generalizzato, causato il più delle volte da scompenso cardiaco, insufficienza epatica e sindrome nefrofica oppure localizzato in conseguenza a stasi venosa o linfatica. La manifestazione edematosa colpisce più spesso arti inferiori ma talvolta anche mani e viso.
Tramite un accurata intervista ed esame obiettivo del paziente l’infermiere pianifica e attua interventi allo scopo di favorire un miglioramento dell’edema nonché alla prevenzione della formazione di ulcere. Qualora il pz assuma terapia diuretica, l’infermiere attua interventi di monitoraggio di entrate e uscite e monitoraggio del peso corporeo e dei parametri vitali soffermandosi sull’eventuale comparsa di dispnea. È consigliato educare il pz a mantenere gli arti in scarico durante i momenti riposo e monitorare la comparsa di fovea, segno tipico dell’edema.
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