Insulina


L’insulina è l’ormone che regola il metabolismo degli zuccheri nel sangue. 

Ha inoltre un essenziale ruolo nella proteosintesi (sintesi proteica) assieme ad altri ormoni che sinergicamente partecipano a tale processo, tra cui l’asse GH/IGF-1, e il testosterone. L’ormone insulina ha anche funzione di lipogenesi, cioè lo stoccaggio di lipidi all’interno del tessuto adiposo. E’ prodotta dal Pancreas all’interno delle cosiddette cellule β delle isole di Langerhans.

La storia dell’insulina è legata allo scienziato romeno Nicolae Constantin Paulescu, nato a Bucarest il 30 ottobre 1869 e morto nella stessa città il 17 luglio del 1931. Nel 1916, Nicolae Paulescu sviluppa un estratto di liquido pancreatico, lo inietta ad un cane diabetico, con l’effetto di normalizzare la glicemia del sangue dell’animale. Nel 1921 pubblicò per la prima volta i suoi studi a Bucarest con la ricerca “Research on the Role of the Pancreas in Food Assimilation”.

Paulescu, l’anno successivo, per la precisione il 10 aprile del 1922, ottiene il brevetto per la scoperta della Pancreina.

Vediamo nel dettaglio quali sono le proprietà di questo ormone:

  • Facilita il passaggio del glucosio dal sangue alle cellule ed ha pertanto azione ipoglicemizzante (abbassa la glicemia).  Favorisce l’accumulo di glucosio  sotto forma di glicogeno (glicogenosintesi) a livello epatico ed inibisce la degradazione di glicogeno a glucosio (glicogenolisi);
  • Permette il passaggio degli acidi grassi dal sangue alle cellule, stimola la sintesi di acidi grassi a partire da glucosio e aminoacidi in eccesso ed inibisce la lipolisi (utilizzazione degli acidi grassi a scopo energetico);
  • Consente il passaggio degli aminoacidi dal sangue alle cellule, ha funzione anabolizzante perché stimola la sintesi proteica e inibisce la neoglucogenesi (formazione di glucosio a partire da alcuni aminoacidi);
  • Stimola la proliferazione cellulare;
  • Facilita il passaggio di potassio all’interno delle cellule;
  • Stimola l’uso del glucosio per la produzione di energia;
  • Stimola la produzione endogena di colesterolo;

Per quanto riguarda l’infermieristica si capisce bene che i campi di intervento sono molteplici. Partiamo quindi dalla gestione intrareparto dove la glicemia, per i pazienti affetti da diabete, rientra nella misurazione dei “Parametri Vitali”.

In questo setting sarà compito dell’infermiere il controllo dei valori, così come la somministrazione dell’insulina prescritta ed eventualmente con la collaborazione del medico il calibraggio delle unità idonee al paziente. Soprattutto questo ultimo aspetto è molto importante, ogni individuo richiede dosaggi insulinici differenti, come spesso soggettiva è la responsività che ogni persona ha al farmaco. Rientra nelle competenze infermieristiche ovviamente l’educazione al paziente, sia del controllo dei valori Glicemici (spiegando orari, situazioni e modi in cui farlo) sia della somministrazione dell’insulina, insegnando quindi i siti di iniezione (con appositi aghi), l’importanza di cambiarli nell’arco del tempo e della giornata e come sarà possibile gestire in autonomia la terapia insulinica basandosi sui valori che, come è noto, mutano nel breve periodo. 

È bene che il professionista infermiere si aggiorni continuamente sulle tipologie di insuline che oramai vengono usate quotidianamente, questo per due ragioni molto importanti. La prima è rappresentata dal fatto che il numero di Diabetici a livello mondiale (paesi industrializzati) sta aumentando in maniera esponenziale a causa di uno stile di vita stressante e un’alimentazione sempre più “smart” ma poco sana ed equilibrata. Questo, quindi, comporterà la necessità di saper affrontare sempre più spesso l’assistenza a pazienti affetti da questa patologia, conoscendo quindi nello specifico le varie terapie (orali e sottocutanee), le differenze di azione e assimilazione e le tipologie di orario più idonee alla somministrazione si potrà offrire un aiuto più concreto, meno dannoso e più efficace. La seconda ragione invece riguarda la formazione continua intrinseca nel nostro ruolo, nella conoscenza e nell’applicazione.

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