Con parenterale si indica la via di somministrazione di farmaci o nutrizione. È un ambito molto importante per la nostra professione, per questo è bene sottolineare alcuni punti focali.
Tecniche di infusione: possono essere molteplici, tramite un agocanula (presidio periferico), CVC (centrale), Midline, PICC o Porth-a-cat. Ovviamente in base al tipo di accesso al vaso, le quantità e le tipologie di farmaci cambieranno così come la loro posologia.
Tipologie di farmaci
Per quanto riguarda la parte farmacologica, come è noto, l’infusione per via periferica (anche con aghi cannula di grosso calibro) deve essere fatta con eccipienti che non contengano soluzioni estremamente acide o estremamente basiche. Questo per evitare un’inopportuna irritazione del vaso stesso con conseguente flebite. Per quanto riguarda gli accessi centrali o posti in vasi di grosso calibro (molto usate la Basilica e la cefalica, succlavia o giugulare) si possono infondere farmaci con una capacità irritante maggiore o che richiedono un flusso sanguigno di grande portata. Per questo salvo rare eccezioni le infusioni di nutrizioni parenterali, chemioterapici, ammine e altri formati di gran uso nei reparti sono di esclusivo uso e gestione solo in presenza di presidi di questo genere.
Le voci del Glossario di infermieristica journal sono libere da ogni copyright. Ti va di contribuire alla sua crescita e perfezionamento? Invia una mail all’indirizzo scrivici@infermieristicaj.it.